L'effetto dell'iperventilazione sull'inalazione
Sommario:
L'iperventilazione è definita come respirazione rapida. La frequenza respiratoria normale è compresa tra 14 e 18 respiri al minuto. Il biossido di carbonio è il gas che regola normalmente la velocità di respirazione. Una rapida respirazione può verificarsi normalmente dopo l'esercizio. Inoltre, gli stati di panico e le salite in alta quota possono anche aumentare la frequenza respiratoria. Quando si verificano queste condizioni, gli individui possono avere una varietà di sintomi correlati ai cambiamenti di pH nel loro corpo causati dall'iperventilazione.
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Anidride carbonica
Nel sangue, gran parte del biossido di carbonio prodotto viene convertito in acido acido carbonico. Quando questo acido raggiunge i polmoni, viene riconvertito in anidride carbonica ed esalato. L'iperventilazione provoca una caduta nel diossido di carbonio del corpo. Di conseguenza, la quantità di acido prodotta viene ridotta, portando ad un aumento del pH del corpo. Questa condizione è nota come alcalosi.
L'anidride carbonica agisce su determinati centri respiratori nel cervello e normalmente stimola la respirazione. Una caduta dei livelli di anidride carbonica provoca quindi una diminuzione del tasso di respirazione, che serve quindi a normalizzare i livelli di questo gas.
Esercizio
Nell'esercizio aerobico, è richiesto un ulteriore apporto di ossigeno lavorando i muscoli e si produce ulteriore anidride carbonica. Ciò porta ad un aumento dei livelli di anidride carbonica. L'anidride carbonica agisce sul cervello per stimolare la respirazione. Di conseguenza, una persona che sta esercitando spesso ha un ritmo più veloce di respirazione. Questa azione aiuta a mantenere un'adeguata ossigenazione del sangue e libera l'anidride carbonica addizionale.
Ansia
Gli individui con ansia o disturbo di panico possono avere improvvisamente un aumento della frequenza di respirazione in un attacco di panico. Uno dei sintomi importanti dei disturbi di panico è l'iperventilazione. In questa situazione, i livelli di anidride carbonica diminuiscono in modo anomalo. Di conseguenza, si verifica un leggero livello di alcalosi. L'alcalosi può causare una serie di sintomi, come una sensazione di formicolio intorno alla bocca e alle estremità. Può anche causare spasmi muscolari.
Altitudini elevate
Quando un individuo sale ad altitudini sempre più alte, la pressione atmosferica diminuisce. A livello del mare, la pressione dell'aria è di 760 millimetri di mercurio; a 18.000 piedi sul livello del mare, cade a 380 millimetri di mercurio. Di conseguenza, anche la quantità di ossigeno presente nell'atmosfera cade. Il ruolo dell'ossigeno nel controllo della respirazione è lieve. Tuttavia, quando il livello di ossigeno scende a un livello basso, agisce anche per stimolare la respirazione. L'aumento del tasso di respirazione mantiene i livelli di ossigeno a intervalli normali, ma provoca una diminuzione del biossido di carbonio.
Si verifica un lieve stato di alcalosi quando si raggiunge un'altitudine elevata; questo stato può produrre mal di montagna ad alta quota.Le persone con questa condizione hanno nausea, mal di testa e vertigini. La condizione di solito scompare dopo diversi giorni, in quanto i reni compensano lentamente il cambiamento del pH del sangue.