Effetti psicologici dei media violenti sui bambini

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Anonim

La maggior parte dei bambini assiste a qualche forma di violenza mediatica quasi ogni giorno, sia sui notiziari, in un cartone animato, su Internet, in uno show televisivo o in un film. Queste esposizioni, sia a breve che a lungo termine, possono provocare effetti psicologici negativi, tra cui un maggiore comportamento aggressivo e un livello diminuito di eccitazione nei confronti di atti violenti. Sebbene la ricerca suggerisca che questo effetto negativo è piccolo, è comunque significativo.

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Aumento dell'attività distruttiva

Un esperimento alla Pennsylvania State University ha visto 100 bambini in età di scuola materna guardare uno dei tre programmi: un cartone animato "Batman and Superman", "Mr. Rogers 'Neighborhood "o un programma neutrale, che non contiene né un messaggio positivo o negativo. I bambini hanno mostrato che il cartone aggressivo è diventato più attivo fisicamente, rompendo i giocattoli, litigando e giocando brutalmente. Al contrario, i ragazzi del gruppo del signor Rogers avevano più probabilità di aiutare l'insegnante e giocare in modo più cooperativo. In altre parole, lo studio ha dimostrato che il cartone violento aveva aumentato il comportamento distruttivo dei bambini.

Imitazione di atti violenti

L'apprendimento osservativo è il processo mediante il quale i bambini imparano a modellare i comportamenti degli altri nella vita reale o sullo schermo. Per esempio, un bambino può imitare una mossa di wrestling se sente che gli procurerebbe attenzione. Sebbene la maggior parte dei programmi violenti includa un avvertimento che spinge gli spettatori a non "provarlo a casa", alcuni bambini ripetono ancora attività violente che osservano in televisione, specialmente se, come nella maggior parte dei film, l'attività violenta viene premiata o non seguita da conseguenze negative.

Mentalità del mondo medio

Un rapporto sulla violenza dei mass media dell'Università di Pittsburgh ha rilevato che i drammi polizieschi, i cartoni violenti e altri programmi contenenti attività violente hanno influenzato i bambini a percepire il mondo come più pericoloso e pericoloso: infatti, i frequentatori frequenti di programmi violenti hanno maggiori probabilità di sovrastimare i rischi di camminare fuori di notte e le possibilità di diventare vittime di un crimine, sviluppando quello che gli psicologi chiamano una mentalità da "mondo medio".

Densensitization

L'esposizione ripetuta a media violenti porta a un eccitamento meno psicologico in presenza di atti violenti, un fenomeno noto come desensibilizzazione. i film ched contenenti atti sessuali violenti hanno visto lo stupro come meno negativo di un crimine rispetto agli studenti che guardavano film neutrali. Altre ricerche pubblicate nell'edizione del 2003 di "Scienze psicologiche nell'interesse pubblico" supportano questa teoria della desensibilizzazione, aggiungendo che i bambini che anche solo brevemente assistono a programmi violenti sperimentano meno simpatia nei confronti delle vittime di atti violenti e meno ansietà nei confronti della violenza nel mondo reale che segue esposizione.